È da un po’ che combatto con l’educazione di Giovanni, mi scontro con crisi di pianto, con tanti no e i miei nervi vacillano. Sbatto la testa in ogni dove per trovare la risposta ai miei perché e vedo che aumentano sempre di più gli esperti in materia. Mi chiedo quindi: siamo noi genitori di quest’epoca ad essere incapaci? Una volta non credo ci fossero tutti questi libri…. O semplicemente adesso ci facciamo troppe domande e diventa necessario avere qualcuno che ci dia delle risposte? Voi che ne pensate?
Mamma mia!!!! 
Forse si, ci facciamo troppe domande.. e il non avere risposte spesso ci fa sentire “non all’altezza” del nostro bellissimo ma impegnativo compito di genitori.
Per quanto mi riguarda leggo e cerco di informarmi, anche se con occhio critico e una certa diffidenza almeno iniziale, autori diversi..
Ma lo faccio perché voglio imparare ad evitare certi comportamenti che ha avuto involontariamente con me mia madre e che so solo io quanta sofferenza e scarsa autostima mi hanno regalato.
Se c’è una cosa di cui sono certa è che mi voglio impegnare perché i miei figli non vivano certi stati d’animo a causa mia.. e se per fare ciò devo uscire dal “si è sempre fatto così e sono diventati grandi” che a volte mi sento dire.. ben venga! 🙂
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Hai centrato l’argomento, proprio cosi
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Credo che ogni genitore educa suo figlio nel modo, o all’opposto, di come è stato educato, in base alla propria esperienza personale. L’unica differenza è che nei giorni d’oggi si parla molto di psicologia, mentre prima l’argomento era un po tabù. Ed i mezzi per riuscire ad ottenere informazioni sui vari metodi educativi sono alla portata di tutti, mentre prima ci si avvaleva dei consigli dei nonni, degli amici o dei medici. Ora basta cercare su google per trovare (e NON trovare) delle risposte.
“Sto sbagliando?” è una delle domande che io e le mie amiche mamme ci poniamo più spesso. C’è una mia amica che stravizia le sue figlie comprandogli letteralmente DI TUTTO, perché lei da bambina non ha avuto mai un giocattolo, o una scarpa di marca. Ci sono io che permetto a mia figlia di saltare la scuola ogni tanto, se proprio non vuole andare, perché mio padre non mi lasciava mai stare a casa a meno che non avessi la febbre a 40. Diamo ai nostri figli ciò che non abbiamo avuto e ci è mancato, e prendiamo ciò che ricordiamo con piacere della nostra infanzia per ridarlo ai nostri figli. Non credo sia possibile avere un metro di giudizio, ogni genitore ed ogni figlio è diverso.
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Prima non c’erano questi problemi perché quando i genitori erano in difficoltà partivano i ceffoni…e i bambini erano più educati a causa della paura. Ora non ci permettiamo ma farci rispettare è difficile. Inoltre viviamo di continui sensi di colpa e i bambini avvertono le nostre debolezze
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E siccome sono intelligenti capiscono quali sono le nostre debolezze
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Noi ci facciamo troppe domande e anche i bambini del nuovo millennio se ne fanno molte di più di quante ce ne facavamo noi, sono mediaticamente bombardati ed è normale che vedano molto di più e quindi si chiedano molto più spesso: perchè
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